mercoledì 17 gennaio 2024

Recensione - "La collana di cristallo" di Cristina Caboni

Titolo:
La collana di cristallo
Autore: Cristina Caboni
Genere: Narrativa
Pagine: 336
Editore: Garzanti
Data di uscita: 3 ottobre 2023

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Il vetro soffiato si gonfia in attesa di prendere forma: è quasi una magia e, quando la meraviglia si realizza, Juliet si sente forte e al sicuro. I suoi famigliari la fanno sentire sempre fuori posto, non accettano il suo mondo fatto di creatività, perché per loro la cosa più importante è la razionalità. Per questo non vogliono che parta per Murano, dove è stata ammessa alla scuola per vetrai più prestigiosa del mondo. Ma Juliet non sente ragioni, se non quelle del cuore, e non rinuncia all'opportunità di realizzare il suo sogno più grande, anche se questo vuol dire trovarsi da sola dall'altra parte dell'oceano. Con sé ha un amuleto, una collana di cristallo che la tata di famiglia le ha affidato sussurrandole parole misteriose: «È tua, perché le somigli così tanto». Juliet non ha idea di cosa significhi ma, arrivata nella colorata isola attraversata dai canali, sente che il gioiello le dà la forza di affrontare una sfida in cui non mancano ostilità e pregiudizi, perché lei è l'unica ragazza ammessa. Ma soprattutto le fa dimenticare la paura di non essere all'altezza. Ciò che non si sarebbe mai aspettata è che in una delle perle di cristallo sia incastonato lo stesso stemma che spicca sul palazzo che ospita la fornace. C'è un segreto che deve scoprire. Un segreto che lega la sua famiglia a un diario in cui sono custodite geniali formule per lavorare il vetro e a una donna di Murano vissuta nel secolo scorso. Ad aiutarla c'è Marcus, il direttore della scuola: insieme si perderanno tra le calli incantate in cerca del passato, ma soprattutto in cerca di sé stessi. Cristina Caboni regala ai suoi lettori il suo decimo romanzo. In questo nuovo lavoro ha scelto il fascino di Murano per raccontare la storia di una ragazza che scopre la propria forza guardando alle donne che, prima di lei, hanno provato a farsi strada, e a un futuro che non fa paura, ma è pieno di voglia di vivere.
E mi ritrovo ancora una volta a parlare di Cristina Caboni, questa volta un po' in ritardo rispetto all'uscita del libro ma mi giustifica il fatto che in questi giorni ho sostenuto un trasloco... il tempo per leggere è stato veramente poco, ma nonostante i numerosi impegni sono arrivata felicemente alla sua conclusione.
Chi mi conosce lo sa, io adoro questa scrittrice. Mi piace come scrive, quello che scrive e come lo scrive. Amo soprattutto le sue storie che hanno sempre quel pizzico di verità che si intreccia con le sue fantasie, creando delle storie appassionanti e che mi destano tanta curiosità tanto da andare poi a ricercare se quei fatti o personaggi siano esistiti per davvero. 

La collana di cristallo è ambientata a Murano, le cui isole hanno visto nascere l'arte del vetro soffiato tramandata da padre in figlio. Questa volta però ci sarà un'eccezione perché nella famiglia dei Chiaramonte sarà la figlia a voler continuare l'eredità del padre. L'arte del vetro infatti vedrà le donne come protagoniste. 
Una storia di donne coraggiose, che come sempre devono lottare per affermare la loro indipendenza. Donne vittime del patriarcato che ancora oggi incombe su tutte noi.
Il vetro soffiato è un'arte che si tramanda solo ai figli maschi, le donne sono troppo delicate per un lavoro così duro e stressante, devono stare a casa al sicuro e ovviamente occuparsi della famiglia. Ma così non la pensava Marina, tanto da, fin da piccola, entrare di nascosto nella fornace del padre per carpirne i segreti. La storia di Marina è il passato, oggi invece è Juliet che vuole affermare la sua passione per il vetro e lo farà iscrivendosi a un prestigioso corso di Venezia. 
Juliet è di Seattle ma ha sempre sentita sua la passione per quest'arte, ovviamente vista dalla sua famiglia solo come un piacevole passatempo. Superato l'esame, non le resta che partire, la famiglia però non è d'accordo, ora che ha dimostrato di essere brava, può occuparsi di altro. Ovviamente lei non sarà di questo avviso e salutando tutti decide di partire lo stesso all'avventura.
Siamo noi donne a tenere in piedi le famiglie. Prima portando il peso del matrimonio, dopo sopportando umiliazioni, fatica, tutto ciò che la vita decide di gettarci in faccia. E sai perché? Noi abbiamo la forza, noi possiamo sopportare tutto.
La narrazione, come sempre nel perfetto stile della Caboni, si divide tra passato e presente. Conosceremo la storia della fornace che oggi, nel presente è diventata invece una scuola che accetta solo eccellenze. Inutile dire che le accurate descrizioni ci faranno immergere in una ambientazione ricca di particolari. Ma soprattutto sono le donne le vere protagoniste. Una storia ricca di coraggio, sentimento, rivalsa. Si respira l'aria calda delle fornaci, si vive un'atmosfera carica di tradizioni. E' facile immaginare la laguna con tutti i suoi canali. 
Questo è il decimo libro scritto dalla Caboni, e posso tranquillamente confermare che, almeno per me, è l'ennesimo successo. 

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1 commento:

  1. Forse dovrei decidermi a leggerla sta autrice; ottima recensione, grazie

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