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lunedì 8 marzo 2021

Concorso letterario: In mille parole #14 - Tema: "Single"... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"Single"

il vincitore è:

1. Alessandro Ricci, con "Essere single non è una tragedia"
...
2. 
Anna Maria Scampone, con "Singletudine"

3.Tania Anastasi , con "Aspettando s. Faustino"
e
Erika Messina. con "L'importanza di imparare ad incollare vasetti"



Il racconto

Essere single non è una tragedia, me lo ripetono tutti.
Al giorno d'oggi sono tanti quelli che decidono di vivere da soli. Single per scelta si definiscono.
Io la rispetto, questa loro scelta, ma non la condivido. Come potrei? Io che sono single per un tragico scherzo del destino.
Si, lo so cosa state per dire, non c'è bisogno di essere in due per essere felici, doversi accoppiare per forza è un retaggio sociale antico e superato
E' una vostra opinione, se permettete.
Certo, avete ragione quando sostenete che un individuo può dirsi completo quando riesce ad autodeterminarsi, senza bisogno di un compagno o una compagna, a essere contento anche quando è solo. Soprattutto quando è solo.
Altrimenti la sua felicità non è che un'illusione, subordinata al fatto di essere in due.
Avete proprio ragione, ragione da vendere.
Io però da quando sono solo non sto affatto bene. Sono lo stesso di prima, ma è come se mi mancasse un pezzo. Ho perso una parte di me, che mi identificava.
Non ho più uno scopo nella vita, ho perduto il motivo stesso di esistere.
Credo di essere stato concepito per stare in coppia.

lunedì 25 gennaio 2021

Concorso letterario: In mille parole #13 - Tema: "La befana"... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"La Befana"

il vincitore è:

1. Anna Maria Scampone, con "‘A Befana"
...
2. Antonio Di Cesare, con "Il vento che cambia"
3. Alessandro Ricci, con "Buoni o cattivi"

Il racconto

- La Befana vien di notte... Ecco, signor ispettore del lavoro illustrissimo, su sta cosa c'avrei da dì un par de cosette.
- Mi dica signora.
- Siccome che c'ho 'na certa età e so piena d'acciacchi, non è che me potete fa cambia' er turno de consegna? La notte è gelida, fijetto bello, l'umidità nun me fa bene.
- Mi spiace signora, ma secondo il contratto che lei ha sottoscritto tanti e tanti anni fa, il giro per la consegna dei regali deve farlo di notte. Vede, è scritto qui, nero su bianco.
- E che non ce lo so. Sarò vecchia, ma non rinco... però, siccome che so pure cecata, diventa un problema controlla' a scopetta. Pareva impazzita. Tetti, comignoli, spigoli... aho, ne avessi mancato uno. Certe sgnacchere che non sto qua a racconta'. So tutta un dolore, li mortacci loro, piena de lividi, contusioni e graffi.

lunedì 30 novembre 2020

Concorso letterario: In mille parole #12 - Tema: "La chiocciola"... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"LA CHIOCCIOLA"

il vincitore è:

1. Adelaide Pellitteri, con "La chiocciola terrona"
2. Alessandro Ricci, con "L'eccezione"
3. Antonio Di Cesare, con "Mi ancoro, dunque esisto"


Il racconto

Quando scaricarono la stiva e sentì quell’orribile accento trasalì.
Possibile fosse finita là? Possibile che la confusione degli ultimi tempi, e l’assunzione di gente inesperta – giacché tutti gli esperti erano a letto con il Covid – l’avesse destinata a quella misera pezzuola di terra a mollo?
Le vocali aperte, il volume della voce alta da offendere le orecchie, lo sbatacchiamento dei sacchi, gli ordini e i contrordini tipici dei luoghi mal gestiti, la gettarono nello sconforto più totale.
Era una escargot Helix Pomatia, quanto di meglio potesse esistere per il palato di un intenditore, mica una theba pisana, una di quelle chicciolacce campagnole che infestano la Sicilia!
Era destinata a una fine nobile, o meglio a una fine tra i nobili, e non certo in un’osteria di basso rango.
L’attendevano a Londra a Buckingham Palace, sarebbe stato il suo ultimo viaggio, il coronamento di una vita.
Per l’ora di cena avrebbe ricevuto i complimenti della Regina; avrebbe sparso il suo profumo dal piatto bordato d’oro, e assaporandola, la regina, avrebbe chiuso gli occhi.
Orsù come poteva rinunciare a tutto questo?

lunedì 2 novembre 2020

Concorso letterario: In mille parole #11 - Tema: "Autunno"... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"AUTUNNO"

il vincitore è:

1. Silvia Benigno, con "L'autunno eri tu"
2. Adelaide Pellitteri, con "L'autunno"
3. Alessandro Gnoni, con "Una montagna di foglie"


Il racconto

Erano i funghi, le lumache o le castagne.
Erano i fiumi, finalmente abbandonati dai pescatori estivi, con i pesci da pescare e da portare a casa.
Erano i colori del gilet multitasche coordinato al capello, dei pantaloni di velluto e degli stivaloni da pesca o degli scarponi.
L’autunno eri tu.
Con l’età sei diventato del tutto somigliante all’autunno, senza però mai neanche avvicinarti alla sua pacatezza.
Hai infatti mantenuto fino all’ultimo dei tuoi giorni su questa terra, mutevole ma sempre uguale, il tuo sguardo fiammeggiante, il tuo carattere inscalfibile, il tuo profondo senso di giustizia, correttezza, onestà e conseguente immancabile frustrazione nel saperle calpestate, inascoltate, dimenticate.
Il tuo contatto con la natura, così profondo, quasi religioso, credo dipendesse anche dalla tua delusione da parte del genere umano, così spesso rappresentato da individui dubbi, opportunisti, abbietti.
La natura, con la sua schietta, ed a volte violenta sincerità, con i suoi colori, odori e forme, era più vicina alla tua indole, ai tuoi sinceri e trasparenti occhi verdi.
La natura autunnale ancora di più.

lunedì 28 settembre 2020

Concorso letterario: In mille parole #10 - Tema: "PRIMO GIORNO DI SCUOLA"... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"PRIMO GIORNO DI SCUOLA"

il vincitore è:

1. Alessandro Ricci, con Fuga dalla scuola
2. Antonio Di Cesare, con M'illumino d'immenso
3. Aedeone, con Il primo giorno di scuola


Il racconto

Mi chiamo Benjamin Stroke e odio studiare.
Non è leggendo e facendo esercizi che mi sono guadagnato la fama di più grande cacciatore di mostri della storia.
Nei libri non troverete il fiato per inseguire un'Aracnobestia Irsuta né il coraggio per affrontare il famelico Bisciostriscio.
Per questo noi Stroke non andiamo a scuola. Mai.
Iniziamo da subito il nostro apprendistato. Mentre i mocciosi pasticciano sui quaderni e si ingozzano di merendine, noi Stroke siamo già alle prese con trappole per licantropi e balestre di precisione.
Certo la nostra famiglia non è priva di macchia, anche noi abbiamo avuto qualcuno che si è intestardito ad andare anche a scuola.
Era mio cugino, Isaac Stoke. Un tipo strano.
La sua brillante carriera accademica è terminata in seconda elementare, quando munito di matitone ha assalito il bidello Vladimiro Conti. 
Il poveruomo, colpevole solamente di avere un carnato pallido e un’intolleranza all’aglio, se l’è cavata con un grande spavento, ma il giovane Isaac fu espulso da tutte le scuole del regno.
La storia che vi racconto oggi è un mix di adrenalina e coraggio e l’ho intitolata “Fuga dalla Scuola”
   ***
“Che significa che non puoi venire?” gridai. “Sono mesi che indaghiamo sul porcello mannaro, e tu manchi proprio quando c’è luna piena?”
“Scusami Benjamin. Ma la Signorina ci ha detto di andare a letto presto perché domani inizia la scuola.”
“Scuola? Che assurdità! La scuola è per i mollaccioni. Noi dobbiamo agire. L'operazione Piede di porco ha la priorità”
Ero talmente arrabbiato che il mio colore stava migrando verso un rosso tenue. Luna era immobile nella sua maglietta di un paio di taglie più grande, lo sguardo fisso sulle scarpe e il labbro inferiore increspato.
“Squiiiit, squiiit.”
“Come? L'educazione è il pane dell'anima? L'avrà detta sicuramente qualche secchione sconosciuto. Comunque nel tuo caso direi che è più pane per lo stomaco visto che i libri te li mangi.”
“Nemmeno io vorrei andare” piagnucolò Luna. “ Ma credo di doverlo fare per forza. Tommaso mi ha detto che chi si rifiuta viene arrestato.”
La mia Luna arrestata? Questo era una prospettiva più spaventosa del un porcello mannaro a piede libero.
“Se le cose stanno così” risposi volandomi verso la grande finestra del salone che dava su Bosco Lugubre. “Non abbiamo altra scelta. Devi andare, io e Mr Jingles ci occuperemo del porcello.”
“Ma... Io...”
Luna non finì la frase, si precipitò fuori dalla villa, i grandi occhi velati dalla delusione. Poco dopo la vidi discendere la collina, non si voltò nemmeno una volta.
“Squiiit,?”
“No Mr. Jingles, non abbiamo tempo per andare a caccia. Dobbiamo elaborare un piano, domattina faremo evadere Luna da quel posto infernale che chiamano Scuola Elementare.”
Nonostante il cielo fosse sereno, un tuono oscuro rimbombò per la Villa facendo sobbalzare il povero Mr. Jingles.
***
La scuola in questione ,di elementare non aveva proprio nulla, era invece un complesso labirintico di edifici color marroncino.
“Quelle devono essere le celle dove tengono i bambini” sussurrai a Mr Jingles, indicando le molteplici finestre, tutte uguali, che riempivano le facciate.
Eravamo giunti fin li seguendo lo strano veicolo giallo, su cui erano stati caricati contro il loro volere i bambini dell'orfanotrofio.
“Squiiiit?”
“Ma certo che posso uscire di giorno. Non sono mica un vampiro. Noi spettri preferiamo la notte solamente per motivi di stile.”
Osservai l'edificio alla ricerca di un punto di accesso, c'era un'unica entrata al termine di una larga scalinata. Facilmente difendibile, sicuramente controllata dalle guardie nemiche.
Io sarei potuto entrare da una delle pareti, ma Mr. Jinles non era in grado di attraversare i muri, né di diventare invisibile.
Per fortuna il mio socio, anni prima, era stato invitato al catasto e aveva assaggiato un ottimo piatto dello strano nome di “Piano regolatore”, adesso aveva stampate nella mente tutte le piantine degli edifici della zona. O meglio ce li aveva nella pancia, che per lui era la stessa cosa.
Mr. Jingles mi guidò verso un edificio più piccolo, le cui finestre erano dipinte con strani disegni colorati dalla forma inquietante, sicuramente pitture rituali. Si intrufolò in una crepa del muro vicino a una porta con su scritto “Scuola Materna”. Lo seguii.
Ma qualcosa doveva essere cambiato dalla cena del mio amico, poichè ci ritrovammo in mezzo a un branco di strani animaletti.
“'polino” farfugliò uno di loro, dirigendosi verso Mr Jingles con un passo incerto da Zombie.
Il suo richiamo attirò l'attenzione degli altri. Decine di teste si girarono verso di noi, in pochi minuti fummo circondati da bocche sdentate con sorrisi sbavosi.
Manine appiccicose e impiastrate cercavano di afferrarci.
“Demonietti” gridai tornando visibile. “Hanno evocato dei demonietti per ostacolarci.”
Il mio aspetto battagliero, che terrorizzava anche i mostri più feroci, non sortì nessun effetto su quei mostriciattoli. Si avvicinavano sempre di più, lanciando grida acute e farfugliando parole senza senso che probabilmente servivano a evocare qualche incantesimo spaventoso.
Quando tutto sembrava perduto, il mio eroico compagno mi lanciò uno sguardo rassegnato e si gettò verso la selva di piccole dita malefiche.
“Racconterò a tutti del tuo gesto eroico, amico mio. Addio” dissi mentre guadagnavo l'uscita.
Trovai Luna nel corridoio successivo.
Con mio grande stupore non sembrava spaventata o triste. Anzi rideva in compagnia di altri bambini.
Le feci un cenno rimanendo nascosto nell'ombra, lei arrivò poco con un sorrisone.
“Ben”sussurrò. “Cosa ci fai qui?”
“Sono venuto a salvarti. Seguimi ti farò evadere. Mr Jingles purtroppo non ce l'ha fatta.”
“Salvarmi? Ma non ce n'è bisogno. Mi piace stare qua, ho conosciuto nuovi amici e ci sono tante cose che devo imparare. Noi possiamo sempre andare a caccia nel weekend. Torna alla Villa, passerò a trovarti stasera dopo cena.”
***
Così tornai a casa, un po' triste ma rincuorato. Anche Mr. Jingles tornò dopo qualche ora, con un fiocco sulla coda e delle mollette a forma di farfalla a entrambe le orecchie, ma non aveva grosse ferite. Se non contiamo quelle alla sua dignità, perlomeno.
Luna venne a trovarci, come aveva promesso, era felice e non stette zitta un momento. Ci raccontò di tutte le cose che aveva imparato e concluse dicendo che non vedeva l'ora di tornare a scuola il giorno successivo.
Dopo tutto sono felice che non sia come me e abbia deciso di andare a scuola, questo farà di lei una cacciatrice di mostri migliore
Come dite? In questa storia non ci sono mostri spaventosi?
Vi sbagliate di grosso, uno c'è. Ed è il più terribile di tutti.
Si chiama ignoranza.


Biografia

Salve a tutti, per chi non mi conoscesse, io mi chiamo Alessandro Ricci.
Amo raccontare storie e favole e ho creato questa pagina per chiunque avesse voglia di leggerle o proporne delle sue.
Sono nato il 15 Dicembre 1981, me lo ricordo benissimo era Martedì, non che cambi qualcosa ma è sempre meglio che nascere di Lunedì. Il Lunedì non piace a nessuno. Sono stato uno studente pigro e indolente e sinceramente ancora non mi spiego come ho fatto a terminare il Liceo Scientifico senza mai essere bocciato. E con questo termina tutta la mia carriera accademica, con un esame di maturità passato per rotta di collo e un orale da miracolato.
Per mantenermi lavoro come impiegato in un’azienda farmaceutica dalle 08:00 alle 17:00, dopo l’ufficio inizia il mio secondo lavoro da Personal Trainer e Istruttore di Fitness Musicale, questo per 5 giorni a settimana, il weekend di solito riesco a scrivere e a leggere, passioni che mi hanno sempre accompagnato fin da piccolo.
Infatti nonostante il poco amore per lo studio sono sempre stato un lettore vorace e appassionato, ricordo ancora il mio primo libro, letto dal Maestro Marco in seconda elementare. Si intitolava “le Streghe” e l’autore era Roald Dahl. Da quel giorno l’amore per la letteratura per ragazzi non mi ha mai lasciato, portandomi alla scoperta degli altri autori da Anotine de Saint Exupery a Rodari; che considero i principali colpevoli del mio istinto a viaggiare continuamente per mondi fantastici e ad avere scarse capacità di concentrazione. A loro devo anche la mia voglia di scrivere e di raccontare alle persone quello che scopro nei miei viaggi e magari a riuscire a portarli un po’ con me. Tutto sommato più che uno scrittore sono una guida turistica.
Ho avuto la grande fortuna di veder pubblicato il mio primo romanzo per ragazzi dal titolo “Il Fabbricante di Suoni” per la casa editrice Arpeggio Libero, un mio racconto è apparso di recente nell’antologia Fantasy “Bestie d’Italia” per NPS Edizioni e nel 2020 uscirà il mio secondo romanzo sempre per NPS Edizioni.
Spero di aver detto tutto.
Se siete interessati QUI trovate le regole

lunedì 20 luglio 2020

Concorso letterario: In mille parole #9 - Tema: ESTATE IN 100 PAROLE... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato

"ESTATE IN 100 PAROLE"

il vincitore è:

1. Alessandro Ricci, con Prima missione
2. Maddi Magnolia, con Arrivai puntuale
3. Alessandro Gnani, con L’estate zero


I racconti

1. Prima missione di Alessandro Ricci

Erro solitario, oppresso dal caldo. Sabbia ovunque. Corpi ammassati, urla disumane, odori nauseabondi. Sono Benjamin Stroke, Cacciatore di Mostri. È la mia prima missione, non so se ne uscirò vivo. Tormentato da insetti famelici, avanzo carponi in mezzo a trappole scavate da piccoli demoni. Assalito da unti barbari che inseguono una sfera colorata, trovo riparo dietro una vecchia struttura lignea. Trasecolo, assalito da Gremlins rosa e seminudi. Acute urla di guerra e bombe d’acqua. Ecco il mio obiettivo! Cosa? Una distesa di acqua salata? Mare? Io cercavo delle bare! Lo sapevo dovevo segnarmelo. Ma allora cos’è questo incubo senza fine?


lunedì 22 giugno 2020

Concorso letterario: In mille parole #8 - Tema: LA TORTA IN FORNO... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato "LA TORTA IN FORNO" e il vincitore è:

Antonio Di Cesare

con

La libertà in una torta

La torta nel forno era quasi pronta, e lei non la perdeva mai di vista.
Era concentrata come quando studiava, senza mai alcuna apparente distrazione, come se non esistesse più alcuna realtà a cui tornare.
Quando non guardava il termometro sul vetro, controllava la riserva di legna e carbone, i ceppi, il deposito della cenere. Ogni tanto, si concedeva uno sguardo fuori, oltre la finestra. Lo faceva senza reale attenzione, lo sguardo vuoto di una bambina che guarda, ma non sa cosa vede. Una pausa inconscia, Un gesto automatico forse per verificare che il mondo fosse ancora lí.
Poi tornava in sè, a guardare il termometro, o a chiedersi se l’umidità fosse quella giusta.
La torta di mele era la sua preferita, fin da bambina.
Una spessa base di frolla per sorreggere il peso di una bella fetta, ripieno compreso. Perché andava mangiata rigorosamente con le mani, e non poteva certo rompersi sul più bello.
Una crosta decisa ma non troppo, croccante per rompersi facilmente sotto i denti, ma sufficientemente robusta per proteggere il cuore dal fuoco e trattenere così, al riparo sotto il suo manto, la linfa vitale del gusto.


mercoledì 20 maggio 2020

Concorso letterario: In mille parole #7 - Tema: ERA LA FINE DEL 1943... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre 2019 è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato "ERA LA FINE DEL 1943" e il vincitore è:

Alessandro Ricci

con

Il racconto di Nonno Lugubre

“Era la fine del 1943, il cielo era cupo e Francesca stava percorrendo svelta il sentiero: doveva raggiungere Pasquale il prima possibile...”
“Ehi fermi tutti, cos’è questa storia?”
“E’ una storia di quando ero giovane, perché?”
“Non intendevo questo. Volevo dire, perché stai parlando tu?”
“Ogni mese racconti una storia, questo mese volevo farlo anche io.”
“Non se parla nemmeno, Nonno Lugubre. Questo non è uno spazio libero, è lo spazio dei Cacciatori della Luna. I lettori ci tengono.”
“Sono sicuro che i lettori apprezzeranno anche le mie storie, Benjamin.”
“No, no e no. Ormai è un appuntamento fisso, con i suoi rituali. L’incipit per esempio! È il nostro marchio di fabbrica, piace a tutti.”
“Piace a tutti? Io ho sentito dire comincia ad essere noioso. Poi cos’è tutto questo pessimismo? Odio questo, non mi piace quello. Perché per una volta non cerchi di essere positivo? Potresti dire: Mi chiamo Benjamin Stroke e amo alla follia le biciclette col cestino...”
“Biciclette col cestino? Ma che assurdità! Questa è una serie sui cacciatori di mostri, abbiamo una reputazione da difendere. Comunque, che storia vorresti raccontare?”
“E’ la storia di come ho conosciuto il mio amore.”
“Amore? Scordatelo, la puntata di San Valentino è già stata fatta. Poi chi sarebbe questa Francesca? Nonna Lugubre non si chiama Elvira?”
“Non mi parlare di quella strega, io voglio raccontare del mio primo amore quello con la P e la A maiuscole. Si chiamava Francesca, era dolce e bella. Un raggio di sole che illuminava un mondo buio e burrascoso. Io ero un giovane soldato, poco più che un fanciullo...”
“Poi cos’è successo, Nonno Lugubre?”
“Luna, non ti ci mettere anche tu eh? Siamo già in ritardo con la nostra storia.”
“Squiiit, squiiitt.”

lunedì 18 maggio 2020

Made in Italy #59

Buon Lunedì a tutti!
Come sapete ogni tanto in questo giorno della settimana posto la rubrica "Made in Italy", in cui vi segnalerò libri italiani di autori emergenti (in self e non) che ho trovato in giro per la rete o che mi sono stati segnalati dagli autori stessi. Lo scopo di questa rubrica è quello di farvi conoscere nuovi scrittori, che sicuramente meritano tutta la nostra attenzione!

Voglio precisare inoltre che questi non sono libri che ho letto, quindi non ci sarà la mia opinione personale.

Ma iniziamo subito....

lunedì 27 aprile 2020

Made in Italy #58

Buon Lunedì a tutti!
Come sapete ogni tanto in questo giorno della settimana posto la rubrica "Made in Italy", in cui vi segnalerò libri italiani di autori emergenti (autopubblicati e non) che ho trovato in giro per la rete o che mi sono stati segnalati dagli autori stessi. Lo scopo di questa rubrica è quello di farvi conoscere nuovi scrittori, che sicuramente meritano tutta la nostra attenzione!

Voglio precisare inoltre che questi non sono libri che ho letto, quindi non ci sarà la mia opinione personale.

Ma iniziamo subito....

sabato 25 aprile 2020

Segnalazione - "I segreti di una culla vuota" di Federica Cabras

Titolo: I segreti di una culla vuota
Autore: Federica Cabras
Genere: Thriller
Pagine: 277
Editore: Officina Milena
Data di uscita: 20 Febbraio 2020

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Quando il marito Lorenzo muore, la trentunenne Beatrice impazzisce di dolore. Non è che uno spettro della bellissima donna in carriera di un tempo. Rimasta da sola, Beatrice si accorge che una figura sconosciuta e misteriosa la osserva, seguendola dappertutto. Quella persona conosceva suo marito? Bea non immagina che il brillante avvocato che ha sposato anni prima abbia nascosto un terribile segreto: in che modo quell'uomo che lei credeva buono e onesto è collegato alla morte del piccolo Giorgio Marcialis? Con il sostegno del giornalista Samuele, Beatrice intraprende l'insidioso cammino per arrivare alla verità. Un cammino lungo il quale scoprirà che molte persone hanno le mani sporche, anche quelle di cui si fidava.

Biografia

Federica Cabras ha 28 anni e ama la scrittura. Si laurea in Lettere moderne nel 2015 e consegue più tardi un master in “Criminologia e sicurezza nel mondo contemporaneo” con una tesi sulla figura di Amanda Knox. Ha ricoperto il ruolo di editor e correttrice di bozze. Lavora per Vistanet, un giornale attivo nella sua regione, la Sardegna, e cura la sezione libri di M Social Magazine. Si classifica tra i primi dieci al concorso letterario “Insieme” con il suo racconto “Cielo di maggio”. Nel 2019 fa il suo ingresso nella Literary Romance con il romanzo ironico “Un sogno, un amore e un equivoco”.

Intervista
(dal sito della Casa Editrice)

martedì 21 aprile 2020

Concorso letterario: In mille parole #6 - Tema FATECI RIDERE... il vincitore è....

Buongiorno a tutti! Il 24 Ottobre è partito un concorso letterario, indirizzato a tutti gli autori che avevano voglia di mettersi alla prova e che erano pronti a cogliere ogni occasione per scrivere e farsi leggere. Alex Astrid (piccola creatura ma con un pozzo di idee) del blog "Vuoi conoscere un casino" ha deciso infatti di organizzare un concorso per racconti brevi a tema, al quale possono partecipare autori emergenti e scrittori dilettanti. Io, Alex e Francesca del blog Libri, libretti e libracci siamo i giudici! Se volete saperne di più leggete fino in fondo dove troverete anche il link per sapere come funziona, perché il concorso è ancora in atto e ogni mese ci sarà un tema differente.
Il tema di questo mese è stato "FATECI RIDERE" e il vincitore è:

Alessandro Ricci

con

Le megere lagnone

Mi chiamo Benjamin Stroke e non amo ridere.
Per un Cacciatore di Mostri le occasioni per ridere sono più rare di un licantropo con l’alopecia e, secondo il mio modesto parere, più inutili di un negozio di cappelli a Sleepy Hollow.
Non c’è molto da star allegri se il tuo lavoro è dare la caccia a esseri terribili, pronti a sbranarti alla minima esitazione. Forse non lo sapevate ma il detto “il riso fa buon sangue” l’ha inventato Dracula.
Noi Stroke non siamo dei bontemponi, le uniche battute di spirito che ci interessano sono le ricerche di fantasmi nei cimiteri sconsacrati. Non ridiamo mai, nemmeno in foto.
Ricordo con tenerezza quel povero fotografo che si mise in testa di scattarci un’allegra foto di famiglia: al suo ennesimo invito a sorridere, mia sorella Evelyn, detta la Musona, gli scagliò contro una forma di pecorino. Il poveretto non si è più ripreso, si scoprì che era allergico al lattosio.
Non mi sarei mai aspettato di dover usare l’ironia per risolvere un caso.
Ma questo è successo dopo che sono passato nell’Aldiqua e ho incontrato quel piccolo esserino luminoso che risponde al nome di Luna.
La storia di stanotte è senza dubbio la più spassosa che sentirete raccontare da un fantasma e si intitola “le megere lagnone.”

***

Era una notte come tante a Villa Lugubre, mi ero appena svegliato ed ero di pessimo umore.
Pernacchia, Disastro e Sberleffo avevano scoperto la loro vena musicale e si erano procurati alcuni vecchi strumenti. Da qualche tempo avevano deciso di torturare le mie povere orecchie con note dissonanti, tamburi fuori tempo e strimpelli stonati.
“Non lo capirò mai il Jazz” dissi a Mr. Jingles mentre lo raggiungevo in cantina, alla ricerca di un po’ di pace.
“Squiiiit, squit!”
“Si hai ragione, per fortuna non ho le orecchie. Altrimenti impazzirei” risposi stropicciandomi gli occhi, che non avevo. “Tu stai mangiando, come al solito?”
Mr. Jingles alzò il musetto dal libro, sulla copertina in bianco e nero sorrideva una bella ragazza, ingenua e maliziosa allo stesso tempo, il titolo recitava “Colazione da Tiffany”.
“Squiiiit”
“Si lo so che è il pasto più importante della giornata. Ma vacci piano con quella roba americana, è molto calorica.”
“Squit, squiiiit?” domandò il ratto, cercando di cambiare discorso.
“Non so se verrà stanotte, è qualche giorno che non si vede. Vuol dire che le cose vanno bene.”
Come a volermi contraddire, una luce si accese nella notte e ondeggiando imboccò il sentiero sulla collina. Era la torcia che le avevo regalato dopo che per poco non era caduta, inciampando nello scheletro di Nonno Lugubre. Quel vegliardo aveva il cranio pieno di bacarozzi e dimenticava ovunque i suoi femori.
Dopo pochi minuti la riunione delle Sentinelle era nel vivo.

“Stanno avvenendo dei fatti insoliti all’orfanotrofio” disse la bambina sfogliando il suo taccuino.
“Hai fatto delle indagini?”
“Si, sono giorni che tengo d’occhio la situazione. Tutto è iniziato con i segnalibri. Quando qualcuno all’orfanotrofio decide di rilassarsi leggendo un po’ trova il segnalibro in un punto diverso da dove lo aveva lasciato. Anche molte pagine avanti, così magari prima di accorgersene legge qualche riga, rovinandosi la sorpresa.”
“Terribile! Continua.”
“Poi c’è questa cosa dei calzini: ogni volta che si fa il bucato un calzino sparisce, lasciandone uno solitario e inutilizzabile. Ma la cosa più strana succede all’ora del bagno, non appena ci si spoglia ci si infila nella vasca bella calda… qualcuno bussa alla porta, costringendoti ad uscire. Succede sempre. Non mi lavo da giorni ormai.”
“Squiiit…”
“Si hai ragione Mr Jingles” aggiunsi. “Meno male che non ho neppure il naso.”
“Senza ombra di dubbio si tratta di un maleficio” disse Luna. “Potrebbero essere stati i Poltergeist?”
“Impossibile, hanno un alibi di ferro. E rumoroso per giunta. L’unico maleficio che hanno fatto in questi giorni è stato contro la musica.”
“Squiiiit.”
“Hai visto dei movimenti strani nel bosco, Mr. Jingles? Allora che aspettiamo? Andiamo.”

Bosco Lugubre era un ammasso di alberi scuri e morenti che aveva preso il nome dalla Villa. Era stato chiamato così perché i proprietari non avevano una gran voglia di perdere tempo a inventare nomi per i boschi.
Non dovemmo cercare molto prima di trovare una traccia, eravamo cacciatori provetti ormai e l’odore di zuppa marcia era un indizio forte.
L’afrore di cavolo bollito e rospo schiacciato ci portò in una radura, al centro ribolliva un grosso calderone nero. Attorno alla mefitica sbobba , tre vecchie coperte di stracci borbottavano.
“Cosa state facendo qua?” dissi in tono autoritario.
“Che domande! Facciamo dei sortilegi” rispose la prima delle tre.
“Allora siete voi che state creando tutti quei disordini all’orfanotrofio” le accusò Luna facendo un passo avanti.
“Squiiit?”
“Ha ragione Mr. Jingles, perché lo fate?”
“Un’altra domanda stupida” intervenne la seconda. “Siamo le Sorelle Fatali, facciamo sortilegi da seicento anni. Inoltre ci tira su il morale quando siamo tristi.”
“Perché siete tristi?”
Il tono di Luna si era fatto più calmo. Nonostante fosse un’implacabile cacciatrice di mostri non mancava mai di preoccuparsi dei sentimenti altrui.
“Beh, difficile da dire” rispose la terza. “Prima abitavamo in una tragedia, immagino che ci sia rimasto il magone.”
“Adesso però siete in una favola, dovreste essere felici.”
Le tre sorelle confabularono tra di loro per qualche minuto, poi risposero in coro.
“Se siamo veramente in una favola, provatelo. Fateci ridere.”
“Sapete qual è il colmo per un vampiro?” dissi prendendo l’iniziativa. “Non essere in vena”
La prima megera fece un timido sorrisino ma le altre due mantennero la loro espressione imbronciata e rugosa.
  “Sapete qual è il colmo per una strega?” provò Luna. “Smettere di fare fatture per non pagare l’IVA.”
La prima e la seconda strega sghignazzarono divertite, dalla terza nemmeno un sussulto.
“Squiiit, squitt? Squittt!” le incalzò Mr. Jingles.
Le streghe tacquero per qualche secondo, prima di scoppiare in una fragorosa risata. Una si teneva la pancia, un’altra si rotolava a terra e l’ultima addirittura lacrimava per il gran ridere.
Stavano ancora sghignazzando quando ce ne tornammo a Villa Lugubre.

***

Fu così che le streghe divennero nostre buone amiche e risolvemmo il problema dei malefici: facendole ridere. Roba da non credere.
Come dite? Volete sapere cosa ha raccontato Mr. Jingles?
Ma dai, non mi dite che non l’avete capita.

L'Autore

Salve a tutti, per chi non mi conoscesse, io mi chiamo Alessandro Ricci.
Amo raccontare storie e favole e ho creato questa pagina per chiunque avesse voglia di leggerle o proporne delle sue.
Sono nato il 15 Dicembre 1981, me lo ricordo benissimo era Martedì, non che cambi qualcosa ma è sempre meglio che nascere di Lunedì. Il Lunedì non piace a nessuno. Sono stato uno studente pigro e indolente e sinceramente ancora non mi spiego come ho fatto a terminare il Liceo Scientifico senza mai essere bocciato. E con questo termina tutta la mia carriera accademica, con un esame di maturità passato per rotta di collo e un orale da miracolato.
Per mantenermi lavoro come impiegato in un’azienda farmaceutica dalle 08:00 alle 17:00, dopo l’ufficio inizia il mio secondo lavoro da Personal Trainer e Istruttore di Fitness Musicale, questo per 5 giorni a settimana, il weekend di solito riesco a scrivere e a leggere, passioni che mi hanno sempre accompagnato fin da piccolo.
Infatti nonostante il poco amore per lo studio sono sempre stato un lettore vorace e appassionato, ricordo ancora il mio primo libro, letto dal Maestro Marco in seconda elementare. Si intitolava “le Streghe” e l’autore era Roald Dahl. Da quel giorno l’amore per la letteratura per ragazzi non mi ha mai lasciato, portandomi alla scoperta degli altri autori da Anotine de Saint Exupery a Rodari; che considero i principali colpevoli del mio istinto a viaggiare continuamente per mondi fantastici e ad avere scarse capacità di concentrazione. A loro devo anche la mia voglia di scrivere e di raccontare alle persone quello che scopro nei miei viaggi e magari a riuscire a portarli un po’ con me. Tutto sommato più che uno scrittore sono una guida turistica.
Ho avuto la grande fortuna di veder pubblicato il mio primo romanzo per ragazzi dal titolo “Il Fabbricante di Suoni” per la casa editrice Arpeggio Libero, un mio racconto è apparso di recente nell’antologia Fantasy “Bestie d’Italia” per NPS Edizioni e nel 2020 uscirà il mio secondo romanzo sempre per NPS Edizioni.
Spero di aver detto tutto.

Podio

1. Alessandro Ricci, con "Le megere lagnone"

2. Monica Giovanni Binotto, con "Ridere per non piangere" e Alessandro Gnani, con "L'amnesia"

3.  Giovanni Ponzone, con "Despacho" e Mariele Rosina, con "Scoperto il rimedio del secolo"
Se siete interessati QUI trovate le regole

lunedì 20 aprile 2020

Made in Italy #57 - Arlie Weston e la serie "Confident"

Buon Lunedì a tutti!
Come sapete ogni tanto in questo giorno della settimana posto la rubrica "Made in Italy", in cui vi segnalerò libri italiani di autori emergenti (autopubblicati e non) che ho trovato in giro per la rete o che mi sono stati segnalati dagli autori stessi. Lo scopo di questa rubrica è quello di farvi conoscere nuovi scrittori, che sicuramente meritano tutta la nostra attenzione! 
Voglio precisare inoltre che questi non sono libri che ho letto, quindi non ci sarà la mia opinione personale. Ma iniziamo subito.... 

Oggi con l'occasione dell'uscita dell'ultimo libro, vi segnalo la trilogia completa di Arlie Weston, pseudonimo di un'autrice e compositrice italiana. Arlie vive a Roma da dieci anni ma è sempre in giro per lavoro. Nel tempo libero le piace scrivere storie. "Mai innamorarti del tuo confidente" è uno dei suoi più recenti esperimenti.