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mercoledì 5 febbraio 2025

Recensione - "Quel che resta della notte" di Nicola D'Armellina

Titolo:
Quel che resta della notte
Autore: Nicola D'Armellina
Genere: Narrativa Storica
Pagine: 326
Editore: Self
Data di uscita: 29 settembre 2024

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Nell'estate del 1944, in piena Seconda Guerra Mondiale, mentre le truppe sovietiche iniziano a riconquistare i Paesi Baltici, e gli americani avanzano conquistando Cherbourg in Normandia, nel piccolo paese di Vò Vecchio, nella bassa padovana, ha inizio l'evacuazione di un campo di concentramento. Tra i prigionieri, quattro giovani decidono di fuggire, cercando disperatamente la libertà. Durante la loro fuga, ricevono l'inaspettato aiuto di un capitano tedesco, di un prete pieno di risorse e di una giovane dottoressa della Croce Rossa, i quali rischiano la vita per garantire loro un passaggio sicuro attraverso i territori controllati dai nazisti. Questo viaggio si rivela ricco di ostacoli, ma anche di speranza, poiché i protagonisti lottano per la sopravvivenza e la libertà. Ai giorni nostri, due amici, mossi dal desiderio di scoprire la verità su quei quattro fuggiaschi, decidono di intraprendere un viaggio attraverso l'Europa. Spinti dalla curiosità e dal bisogno di fare luce su ciò che è accaduto a quei giovani, i due percorrono le tracce lasciate dagli eventi della guerra, esplorando luoghi segnati dal conflitto e incontrando testimoni del passato. Attraverso questo viaggio, non solo ricostruiscono le vicende dei protagonisti, ma riflettono anche sul valore della memoria e sul legame indissolubile tra passato e presente.

lunedì 17 giugno 2024

Recensione - "Piero fa la Merica" di Paolo Malaguti

Titolo:
Piero fa la Merica
Autore: Paolo Malaguti
Genere: Narrativa storica
Pagine: 208
Editore: Einaudi Editore
Data di uscita: 4 aprile 2023

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Quelli come i Gevori li chiamano «i bisnenti»: hanno due volte niente. Per loro partire, più che una scelta, è un tuffo in un niente diverso, ancora sconosciuto. Anche se dai boschi del Veneto alle foreste del Brasile il viaggio è così lungo. Soprattutto in nave, soprattutto alla fine dell’Ottocento. Attraverso gli occhi di Piero, che ha quindici anni e tante cose in testa, Paolo Malaguti racconta l’epopea e la perdita dell’innocenza degli italiani nelle Americhe: il gesto rapinoso di costruire il mondo tra animali mai visti e piante lussureggianti, dove la lotta con la natura è un corpo a corpo quotidiano. E il futuro una scommessa. Piero dei Gevori ha quindici anni e vive ai margini del bosco del Montello, l’antica riserva di legna della Serenissima. In famiglia sono tantissimi e poverissimi, hanno una casa che sta in piedi per miracolo, mangiano poco e non possiedono nulla. Come se non bastasse, la cattiva sorte si accanisce su di loro. Da qualche tempo, giù al paese, si dice che alla Merica regalino la terra a chi ha voglia di lavorare. Dopo l’ennesima ingiustizia, per i Gevori mettersi in viaggio in cerca di fortuna non è più una scelta, ma l’unica salvezza. Eppure, quando arrivano in Brasile insieme alla marea di italiani in fuga dalla miseria, non trovano il paradiso promesso. Lì in mezzo al nulla bisogna farsi spazio, abbattere gli alberi per costruire tutto da zero: dovranno strappare la terra al “mato”, tra le minacce sconosciute della foresta vergine, lontani da tutto e da tutti, senza alcuna possibilità di tornare alla vita che si sono lasciati alle spalle. Piero aiuta il padre e la sorella a mandare avanti il fondo, tira su case, semina granturco e fagioli: arriva alla sera con le ossa rotte, ma nel frattempo cresce. E crescendo impara due cose: che per morire basta il morso di un serpente, e che il primo amore è più pericoloso di tutte le bestie feroci messe insieme. Nel groviglio del “mato”, oltretutto, sarà lui a scoprire quello che nessuno aveva rivelato ai migranti. La loro terra appartiene ad altri, i nativi che quelle colline le abitano da sempre. Nel suo nuovo romanzo, Paolo Malaguti dà vita a una pagina dimenticata della migrazione italiana. Con la felicità narrativa che ben conosciamo e una lingua che ha i colori del veneto, dell’italiano e del portoghese, ci proietta in un mondo lontano e avventuroso, fatto di fatica e piante esotiche, febbre dell’oro e tradizioni da custodire a un oceano di distanza.

lunedì 16 ottobre 2023

Recensione - "L'Agnese va a morire" di Renata Viganò

Titolo:
 L'Agnese va a morire
Autore: Renata Viganò
Genere: Narrativa storica
Pagine: 250
Editore: Einaudi
Data di uscita: 19 maggio 2014

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"L'Agnese va a morire è una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall'esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza [...].Più esamino la struttura letteraria di questo romanzo e più la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un'unica volontà, da un'unica presenza, da un unico personaggio [...]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre più grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all'interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra [...]." (Sebastiano Vassalli)

giovedì 12 gennaio 2023

Recensione - "Il secondo piano" di Ritanna Armeni


Titolo:
 Il secondo piano
Autore: Ritanna Armeni
Genere: Narrativa storica
Pagine: 288
Editore: Ponte alle Grazie
Data di uscita: 10 gennaio 2023

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In un convento francescano di periferia, tra i profumi del giardino e un nuovo quartiere in costruzione, suor Ignazia e le sue sorelle si trovano nella surreale situazione di ospitare al piano terra un'infermeria tedesca e al secondo alcune famiglie sfuggite per miracolo al rastrellamento del Ghetto. A separarli, solo una scala e l'audacia mite di chi non esita a mettersi in gioco fino in fondo. Roma, nell'ultimo anno di guerra, non è «città aperta». I tedeschi, a un passo dalla sconfitta, la stringono in una morsa sempre più spietata, gli alleati stentano ad arrivare, i romani combattono pagando con il sangue ogni atto di ribellione. In una città distrutta dalla fame, dalle bombe, dal terrore, gli ebrei vengono perseguitati, deportati, uccisi, come il più pericoloso e truce dei nemici. E la Chiesa? Mentre in Vaticano si tratta in segreto la resa nazista e il pontefice sceglie, più o meno apertamente, la via della cautela, i luoghi sacri si aprono ad accogliere – sfidando le regole e perfino alcuni comandamenti – chi ne ha bisogno. È così che Ritanna Armeni, con l'entusiasmo rigoroso e profondo di sempre, attraversa un passaggio cruciale della nostra Storia e dà corpo a una vicenda esemplare, che parla di coraggio e sorellanza, di forza e creatività, di gioia, paura, resistenza.

sabato 5 febbraio 2022

Recensione - "Una luce oltre il buio" di Sharon Cameron

Buongiorno mondo... oggi vi parlo di un altro libro sulla Shoah che racconta di una sedicenne che aiutò alcuni ebrei. Ragazza coraggiosa esistita davvero e che mi ha tenuta incollata alla sua storia, ma sopratutto al suo coraggio.
Titolo: Una luce oltre il buio
Autore: Sharon Cameron
Genere: Romanzo storico
Pagine: 400
Editore: DeA Planeta
Data di uscita: 11 gennaio 2022

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Polonia, 1942. Stefania è una sedicenne come tante. Lavora nel negozio di alimentari della famiglia Diamant e il suo sogno è semplicemente quello di un bacio, magari perfino trovare il vero amore. Ma nel 1942 non esiste la normalità, non si fanno progetti per il futuro: la Germania ha invaso la Polonia, la guerra divide la città, gli amici, le famiglie. Eppure, anche se è impossibile pensare al domani, nella panetteria dei Diamant Stefania conosce Izio. Un ragazzo gentile con cui trova subito l’intesa. Stefania e Izio sembrano perfetti l’uno per l’altra, ma quando i tedeschi irrompono nell’appartamento dei Diamant, Izio viene catturato e caricato su un camion diretto fuori dalla città. È ebreo. E Stefania sa che non lo rivedrà mai più. Ma proprio quando il mondo di Stefania crolla all’improvviso e la sua casa, prima piena di vita, si svuota di ogni emozione, qualcuno bussa alla sua porta. È notte, Stefania non aspetta nessuno. Potrebbero essere i nazisti, potrebbe essere la fine. Oppure, potrebbe essere l’occasione per cambiare la storia.

venerdì 23 aprile 2021

Anteprima - "La regina proibita" di Anne O'Brien, uscirà il 6 maggio!

In libreria il 6 maggio

Anne O'Brien

LA REGINA PROIBITA

Una pedina innocente.

Un regno senza re.

L’ascesa di una nuova dinastia.

Titolo: La regina proibita
Autore: Anne O'Brien
Genere: Narrativa Storica
Pagine: 576
Editore: HarperCollins
Data di uscita: 6 maggio 2021


1415. Il gioiello della casa reale francese, Caterina di Valois, attende con ansia che Re Enrico V d'Inghilterra, al quale è destinata dalla nascita, la sposi. Ha appena quindici anni e un cuore pieno di sogni in cui accarezza la speranza che il potente sovrano straniero, oltre a salvare il suo casato dalla rovina, possa essere un marito premuroso che la renderà felice. Non sa che lui, proprio in quel momento, sta facendo strage della sua gente ad Agincourt, e ancor meno immagina che ciò che vuole da lei è la sua corona, non certo il suo amore innocente. 
Quando infine le nozze vengono celebrate, facendo di lei la regina consorte, ben presto Caterina si rende conto che la corte inglese è un covo di avarizia, ingordigia e diffidenza. E poco tempo dopo, rimasta vedova a soli ventun anni, si ritrova al centro di un gioco politico mortale in cui deve imparare a destreggiarsi per non soccombere.
Ancora una volta ai suoi piedi ha diversi contendenti, pronti a sfidarsi per ottenere la sua mano e con essa il trono di suo figlio. Sono il Duca di Gloucester, Edmund Beaufort e Owen Tudor.
Ma chi di loro riuscirà ad averla? E chi, invece, causerà la sua rovina?

Biografia

Anne O'Brien, nata nello Yorkshire, si è laureata in Storia all'Università di Manchester e ha insegnato per anni prima di dedicarsi esclusivamente alla narrativa. Vive con il marito in un cottage del XVIII secolo, da cui trae ispirazione per i suoi romanzi ambientati nell'Inghilterra del passato. 

martedì 6 aprile 2021

Review Tour "La nave sepolta" di John Preston

Ciao a tutti! Oggi vi parlo di un romanzo storico tratto da una storia vera La nave sepolta. The dig di John Preston. Una storia emozionante ma sopratutto affascinante per chi come me adora l'archeologia. 
Di questo libro ho voluto organizzare l'evento insieme alle mie amiche blogger che hanno avuto il piacere di leggerlo in anteprima insieme a me.
Titolo:
La nave sepolta
Autore: John Preston
Genere: Narrativa storica
Pagine: 272
Editore: Salani
Data di uscita: 1 aprile 2021

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Inghilterra, estate 1939. Quando Edith Pretty, affascinata dalle leggende locali che parlano di un tesoro vichingo sepolto nella sua terra, decide di contattare l'archeologo autodidatta Basil Brown, non sa che sta per dare inizio a una delle più straordinarie avventure archeologiche del Novecento. Presto gli scavi riveleranno il gigantesco scheletro di un'antichissima nave funeraria appartenuta a un sovrano anglosassone, che richiamerà l'interesse degli accademici più blasonati. Uniti dalla passione per l'archeologia e da un sentimento delicato e profondo che li lega l'uno all'altra, Basil e Edith lotteranno per proteggere la loro scoperta. Ma la Seconda guerra mondiale incombe e gli scavi si trasformeranno in una corsa contro il tempo, soprattutto quando dalla terra emerge qualcosa di ancor più stupefacente… Basato su fatti realmente accaduti, "La nave sepolta" è un romanzo in cui l'amore e la passione assumono aspetti tutt'altro che scontati e che, toccando il significato più profondo del matrimonio, del rapporto tra genitori e figli, della ricerca dell'identità personale, riesce a farci riflettere sul significato dell'essere umani e di condividere la Storia e, in ultima analisi, il dono stesso della vita.

sabato 4 maggio 2019

Anteprima - "Il bambino che non poteva amare" di Federica D’Ascani, uscirà il 20 Maggio!

Titolo: Il bambino che non poteva amare
Autrice: Federica D’Ascani
Genere: Narrativa storica
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 272
Data di uscita: 20 Maggio 

Quando Teresa partorisce e sente per la prima volta il pianto di suo figlio pensa che non possa esserci gioia più grande di quella che sta vivendo: Libero, suo marito, è in una stanza a pochi passi e Paolo, il suo piccolo appena nato, a un soffio. 
Ma il tempo passa e nessuno, in sala, la degna di uno sguardo. C'è qualcosa che non va. E poi la sentenza: suo figlio è morto, suo figlio è deforme, suo figlio non merita neanche di essere visto. 
La vita di Teresa diventa il fulcro dell'Inferno in una manciata di secondi, e tutta l'allegria provata fino a quel momento scema per lasciare posto a un vuoto incolmabile. Ma Teresa non sa la verità: Paolo è vivo, Paolo è in buona salute, Paolo ha la sindrome di Down ed è stato appena mandato in manicomio. C'è stato un tempo in cui nascere diversi era un modo come un altro per non esistere, un tempo in cui bambini e adulti, se pazzi o anormali, venivano semplicemente dimenticati. 

domenica 27 gennaio 2019

Recensione - "Istanbul: Il viaggio sospeso" di Elsa Zambonini Durul.

Oggi è il 27 Gennaio e da molti anni ormai è il giorno in cui si commemorano le vittime dell'Olocausto. Oggi nel lontano 1945 (che poi tanto lontano non è) le truppe sovietiche dell'Armata Rossa liberarono i superstiti del campo di concentramento di Auschwitz.
Per il giorno della memoria ho deciso di parlarvi di "Istanbul: Il viaggio sospeso" scritto da Elsa Zambonini Durul. Il libro è il seguito de Lo stivale d'oro di Instambul, ma posso assicurarvi che anche se non ho letto il primo, la lettura è stata piacevole e senza problemi. Questo libro nella prima settimana dalla pubblicazione è stato al primo e al secondo posto dei best seller per narrativa ebraica storica. E' essenzialmente un thriller, ma contiene anche pagine intimiste e sopratutto la storia di due ebrei in fuga nel 1944 dalle persecuzioni razziali.
Titolo: Istanbul: Il viaggio sospeso
Autore: Elsa Zambonini Durul
Editore: Edizioni della Goccia
Genere: Narrativa storica
Pagine: 264
Data di uscita: 7 Dicembre 2018



La storia di Lisa Andreoli si intreccia con quella della prozia Lisa Morpurgo, ebrea costretta col marito a una precipitosa fuga dall’Italia a causa delle persecuzioni razziali. Il viaggio dei due coniugi verso la Terra Santa, iniziato separatamente dai figli, si era interrotto a Istanbul, dove la coppia aveva trovato rifugio presso un’abitazione privata, per attendere l’arrivo dei figli. Qui i due avevano ricevuto l’aiuto inaspettato di Angelo Roncalli, allora vicario apostolico in Turchia, che in quegli anni era riuscito ad aiutare più di 20.000 ebrei.
La pronipote Lisa Andreoli ritrova il diario di quegli anni, ma la sua lettura non sembra essere semplice rievocazione. Tra intrighi internazionali e personaggi senza scrupoli, Lisa A. mette in pericolo la propria vita e quella dei propri cari nel tentativo di contribuire a una giusta causa.
Un’ avventura emozionante vissuta nel fascino di Istanbul e dei suoi paesaggi.