Autore: Alice Guerra
Genere: Narrativa
Pagine: 288
Editore: Rizzoli
Data di uscita: 30 aprile 2024
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Questo libro non l’ho letto ma ascoltato su audible dalla
viva voce dell’autrice. Quindi con il giusto accento, tranne per le pochissime
parti in siciliano. Devo dire che mi ha fatto una gran compagnia e mi ha
divertito tanto ascoltare Alice Guerra raccontare questa storia un po’
strampalata, in senso buonissimo. Non amo gli influencer. Non mi passa nemmeno
per l’anticamera del cervello seguire la Ferragni, per dire. Alice Guerra l’ho
conosciuta tramite mia figlia che mi ha fatto vedere alcuni suoi video e, devo
dire, la trovo simpatica e spassosissima. Il fatto che non disdegni l’uso di
alcuni (tanti) vocaboli veneti mi piace ancora di più.
Perché ho scritto questo? Perché in questo libro c’è il
personaggio Alice Guerra. Viene descritto in modo scanzonato com’è il suo solito.
Al contempo, però Alice trova il modo di spiegare come è arrivata a fare questo
che per lei è un lavoro vero e proprio di creazione di contenuti. Tra un brano
e l’altro della storia del povero Luigino riesce a mettere giù il suo
curriculum che non è fatto solo di apparire ma, anche di essere, e pure di
fatica per trovare la sua strada. Il povero Luigino, dunque è sparito e gli
anziani suoi amici sono in allarme. Non si sentono più sicuri. Alice si ritrova
coinvolta, suo malgrado, nelle indagini e ho trovato davvero bella la
naturalezza e la delicatezza con la quale si destreggia in mezzo a tutti questi
personaggi anziani. È bello che una ragazza così giovane mostri tanto affetto e
rispetto per la terza età. Mi piace quando parla della festa del Redentore,
evento importantissimo per Venezia, che richiama migliaia di visitatori nella
città lagunare e che lei si appresta a festeggiare in un giardino di Mestre
ospite dei suoi amici over ottanta dei quali in quell’occasione, per la sua
avversione alla folla e alla confusione, si sente coetanea.
Mi piace molto anche il modo in cui affronta il tema
dell’ansia di cui soffre e di come la affronta. In mezzo a tante battute e
“strafanterie” (parola veneta che indica sciocchezze verbali o materiali)
inserisce qua e là pillole di saggezza che ritengo molto utili per i ragazzi
che la ascoltano. Ed essendo che Alice Guerra non ha basato i suoi video sulla
sua perfezione fisica, anzi gioca moltissimo sulle sue imperfezioni, credo che
oltre a buoni consigli riesca a trasmettere anche qualche valore che, di questi
tempi, è un’ottima cosa.
Dunque Alice si ritrova coinvolta in questa indagine che,
nonostante le sue buone intenzioni, riesce a intralciare in più occasioni
causando l’ira funesta del commissario Lo Cascio, siciliano doc e molto
affascinante.
Nonostante lei e tutte le vecchiette messe in agitazione
dalla scomparsa del loro amico novantenne, l'indagine proseguirà... I personaggi
più giovani in questa storia non fanno una bella figura. Al di là dei nomi
che Alice sceglie per i maschi, si dimostrano poco sinceri e scarsamente dotati
di buoni principi rispetto ai personaggi più anziani. Alice non manca di
seminare le sue perle anche a loro riguardo e mi è davvero piaciuto il modo
semplice e autoironico con cui lo ha fatto. In particolare i riferimenti al suo
ex al quale ha attribuito un nome che è una parolaccia e che non manca di
descrivere con frecciate al vetriolo.
Sì, decisamente non è un libro di quelli che leggo
abitualmente ma devo dire che mi sono davvero divertita ad
ascoltarlo e mi è dispiaciuto quando è finito. È scritto bene ed è solare e
divertente.
Mi raccomando da leggere anche i ringraziamenti.
Assegno 4 stelle e auguro buona lettura.
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