Titolo: Lo squalo
Autore: Peter Benchley
Genere: Thriller
Pagine: 376
Editore: Magazzini Salani
Data di uscita: 13 giugno 2025
AMAZON
Una notte d’estate sulla spiaggia di Amity, Long Island, una donna si tuffa in acqua per una nuotata. La mattina seguente, il suo cadavere viene ritrovato poco lontano, orrendamente mutilato. L’assassino è una spaventosa creatura degli abissi marini, il terribile squalo bianco ‘mangiatore di uomini’. Il capo della polizia, Martin Brody, intende chiudere la spiaggia, ma il sindaco e i cittadini si schierano contro di lui, temendo ripercussioni negative sull’economia locale, incentrata sul turismo. Persino la stampa cerca di insabbiare la notizia. Quando però l’animale torna a colpire uccidendo un bambino, Brody inizia la sua caccia, mentre l’intera comunità viene paralizzata dall’incubo di una presenza quasi demoniaca.
Un’edizione rivista e ampliata con materiali inediti dall’archivio personale di Peter Benchley, tra cui riproduzioni del manoscritto originale, fotografie scattate sul set e resoconti dell’autore sull’esperienza di scrivere uno dei thriller più iconici di sempre e lavorare al fianco di Steven Spielberg come sceneggiatore dell’adattamento cinematografico.
Autore: Peter Benchley
Genere: Thriller
Pagine: 376
Editore: Magazzini Salani
Data di uscita: 13 giugno 2025
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Una notte d’estate sulla spiaggia di Amity, Long Island, una donna si tuffa in acqua per una nuotata. La mattina seguente, il suo cadavere viene ritrovato poco lontano, orrendamente mutilato. L’assassino è una spaventosa creatura degli abissi marini, il terribile squalo bianco ‘mangiatore di uomini’. Il capo della polizia, Martin Brody, intende chiudere la spiaggia, ma il sindaco e i cittadini si schierano contro di lui, temendo ripercussioni negative sull’economia locale, incentrata sul turismo. Persino la stampa cerca di insabbiare la notizia. Quando però l’animale torna a colpire uccidendo un bambino, Brody inizia la sua caccia, mentre l’intera comunità viene paralizzata dall’incubo di una presenza quasi demoniaca.
Un’edizione rivista e ampliata con materiali inediti dall’archivio personale di Peter Benchley, tra cui riproduzioni del manoscritto originale, fotografie scattate sul set e resoconti dell’autore sull’esperienza di scrivere uno dei thriller più iconici di sempre e lavorare al fianco di Steven Spielberg come sceneggiatore dell’adattamento cinematografico.
Ho visto il film da piccola, ma oggi dopo circa 40 anni scopro che la storia era stata tratta dal libro uscito soltanto un anno prima. Aveva fatto così tanto scalpore che subito si erano accaparrati i diritti. Il film ha decretato il successo mondiale di questa opera.
L'ho letto con molta avidità, volevo conoscere la vera storia di quel mostro marino che ancora oggi, ammetto, mi fa venire qualche brivido quando sono nell'acqua alta. Mostro che poi non lo è così tanto nella realtà.
È vero che il film mette molta più ansia, ma solo grazie alle musiche e alle immagini studiate nei particolari per fare paura.
Ma credetemi che la tensione c'è anche con il libro anzi, molti particolari della storia sono più evidenti proprio perché si va solo di fantasia.
Nel libro Hellen la moglie del capo della polizia ha più spazio. Si sottolinea la frustrazione di essere nata in un certo ceto sociale e che le sue scelte l'abbiano portata a una vita più parsimoniosa. La sua smania a tornare ai vecchi arbori, come una ragazzina annoiata, devo dire che mi ha alquanto infastidita. Felice che nel film questa parte sia stata omessa perché a mio parere completamente inutile per la storia in sé dello squalo. Ho trovato tutta quella parte come se l'autore avesse voluto inserire qualcosa di piccante per accattivarsi un pubblico maggiore...
E poi la politica... Davanti al pericolo e alla salvaguardia dei cittadini vince sempre il denaro e la corruzione. La lotta per chiudere o lasciare aperte le spiagge per non causare danni economici ai residenti è un conflitto che segnerà tutta la storia.
Il finale è molto più poetico rispetto al film e devo dire che mi è piaciuto di più.
Lo squalo è diventato un'icona mondiale sia per il terrore provocato sia per la salvaguardia di una specie a rischio di estinzione.
L'ho letto con molta avidità, volevo conoscere la vera storia di quel mostro marino che ancora oggi, ammetto, mi fa venire qualche brivido quando sono nell'acqua alta. Mostro che poi non lo è così tanto nella realtà.
È vero che il film mette molta più ansia, ma solo grazie alle musiche e alle immagini studiate nei particolari per fare paura.
Ma credetemi che la tensione c'è anche con il libro anzi, molti particolari della storia sono più evidenti proprio perché si va solo di fantasia.
Nel libro Hellen la moglie del capo della polizia ha più spazio. Si sottolinea la frustrazione di essere nata in un certo ceto sociale e che le sue scelte l'abbiano portata a una vita più parsimoniosa. La sua smania a tornare ai vecchi arbori, come una ragazzina annoiata, devo dire che mi ha alquanto infastidita. Felice che nel film questa parte sia stata omessa perché a mio parere completamente inutile per la storia in sé dello squalo. Ho trovato tutta quella parte come se l'autore avesse voluto inserire qualcosa di piccante per accattivarsi un pubblico maggiore...
E poi la politica... Davanti al pericolo e alla salvaguardia dei cittadini vince sempre il denaro e la corruzione. La lotta per chiudere o lasciare aperte le spiagge per non causare danni economici ai residenti è un conflitto che segnerà tutta la storia.
Il finale è molto più poetico rispetto al film e devo dire che mi è piaciuto di più.
Lo squalo è diventato un'icona mondiale sia per il terrore provocato sia per la salvaguardia di una specie a rischio di estinzione.
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